Relazione sulla

rappresentazione teatrale

 “I dieci martiri del Maiolo”del 22/03/07

 

Pièce in atto unico, diretta da Gianni Bissaca e interpretata da attori non professionisti: 25 cittadini di Alpignano. Presenti, in appoggio, una cantante  ed un fisarmonicista.          

L’azione è ambientata nei giorni che precedono l’eccidio del Maiolo del 22 Marzo 1945 e, sottolineata dalle canzoni dell’epoca, narra lo svolgersi delle semplici vite dei protagonisti, con i loro piccoli e grandi problemi e con i progetti propri  di chi, essendo all’inizio della vita, vede il futuro spalancato davanti a sé.

Pur provenendo da molte e, a volte, distanti regioni d’Italia, questi ragazzi, la cui età varia dai 17 ai 32 anni, giungono tutti alla considerazione che non c’è futuro senza libertà; per raggiungerla, scelgono di ribellarsi all’odiosa dittatura fascista, e abbandonano la loro vita normale per seguire la via più pericolosa: la lotta partigiana.   

Catturati durante vari rastrellamenti e rinchiusi nel carcere di Bussoleno, i dieci  giovani vengono condannati a morte e fucilati, per la rappresaglia seguita all’azione partigiana che provoca la morte di tre soldati tedeschi e di un repubblichino all’Albergo dell’Albero Fiorito.                   

Grande la suggestione dell’ultima scena che vede i dieci indossare la bianca veste del martirio, e subito dopo una piccola macchia rosso sangue ingrandire sempre più sul loro petto.

L’obiettivo di coinvolgere il pubblico è stato senz’altro raggiunto,  gli applausi ininterrotti degli oltre duecento presenti hanno richiamato per ben quattro volte gli artisti sul palco,

 

 

Presenti per l’amministrazione comunale: il vice sindaco Sergio Andreotti, gli assessori Antonio Bongera e Giorgio Stoppa

ed

Enrico figlio di Bertolo Luciano   (Martire del Maiolo)

 

Il gruppo dei nostri cittadini/e improvvisati attori sotto la guida di Gianni Bisacca: Azzalin Stefano, Bauso Rossana, Bedeschi Davide, Bussetti Mary, Cascino Rosario, Cippato Elena, Di Girolamo Elisa, Floccari Giovanni, Giordano Simonetta, Leandri Paola, Losapio Franca, Maritano Stefano, Maritano Daniele, Paradiso Antonietta, Penna Felice, Penna Selene, Penna Noemi, Piazza Mariella, Pintocchi Giuseppina, Roccati Francesca, Rossi Cinzia, Trasente Luigia Cesarina, Arnone Andrea

 

Relazione sulla fiaccolata al Maiolo del 23/03/07

Alle ore 20e30 un gruppo di circa duecentocinquanta persone si muove dalla piazza Vittorio Veneto, un centinaio di queste porta una fiaccola.

La fiaccolata si snoda lungo la strada statale fino al bivio che conduce al luogo del martirio e prosegue congiungendosi alla piccola folla di circa centoventi persone che sta attendendone l’arrivo nella piazza che Domenica 26 sarà intitolata al Comitato di Liberazione Nazionale di Alpignano.

 

La presentatrice, la giornalista Chiara Priante, illustra il programma della cerimonia.

 

Il coro della scuola Turati diretto da Elena Selvatico Biancolli canta “Liberazione”

 

Il Vicesindaco Sergio Andreotti nella sua allocuzione esprime la soddisfazione per la massiccia adesione degli alpignanesi all’iniziativa, per la numerosa presenza giovanile, per l’efficacia dello spettacolo rappresentato la sera precedente.

 

I ragazzi delle scuole medie di Fontaine, in questi giorni in visita-gemellaggio ad Alpignano, recitano in italiano “cose da fare e non fare" e la filastrocca “girotondo”

   

10 ragazzi della scuola media Tallone danno voce e volto ai dieci martiri del Maiolo.

 

Il coro della scuola Turati interpreta “Mille voci una voce”

 

Gianni Bissaca, regista dello spettacolo “Dieci martiri del Maiolo”, illustra brevemente il contenuto del suo lavoro, dandone la chiave di lettura, e invita tutti coloro che non fossero intervenuti alla prima ad assistere alla replica dell’indomani.

 

Il coro della scuola Turati interpreta “Goccia dopo goccia”

 

I ragazzi della scuola Turati leggono pensieri sui Dieci Martiri del Maiolo

 

Il maestro Davide Biancolli suona il silenzio fuori ordinanza mentre i ragazzi delle scuole medie scandiscono i nomi dei Dieci Martiri del Maiolo

 

Allievi della scuola judo Kimochi leggono loro pensieri su Dittatura e Democrazia

 

Alle ore 22 circa le fiaccole vengono riaccese e si riforma il corteo che, raggiunta la piazza Vittorio Veneto, si scioglie alle ore 22,30 .

 

PRESENTI

 

Per l’amministrazione comunale

      

               Il vice sindaco Sergio Andreotti

               gli assessori:   Antonio Bongera e Giorgio Stoppa

 

Le Associazioni:

             

               A.N.P.I.

               AUSER

               SPI C.G.I.L.

               AU.DI.DO.

               JUDO KIMOCHI

               NONNI  VIGILE

               “I MANGIA COSSOT”

               CORO “PICCOLA ARMONIA”

 

Le scuole:

 

               SCUOLA ELEMENTARE “TURATI”

               SCUOLA MEDIA “TALLONE”

               ALLIEVI SCUOLE MEDIE DELLA CITTA’ DI  FONTAINE

 

i giornali:

 

               LUNA NUOVA

 

Relazione sulla commemorazione

Dieci Martiri del Maiolo

del 25/03/07

 

Piove, lo svolgimento della manifestazione,  originariamente previsto presso il monumento ai caduti del Maiolo, viene spostato al bocciodromo comunale dove è ancora allestito il palco che ha ospitato le due repliche dello spettacolo del regista Gianni Bissaca “Dieci Martiri del Maiolo”.

Sicuramente, con il bel tempo, la manifestazione avrebbe avuto cornice diversa e contenuto emotivo più intenso perché gli intervenuti avrebbero assistito alla intitolazione al C.L.N. di Alpignano della piazza dove sorge il monumento ai dieci martiri.

L’intitolazione della piazza al C.L.N., deliberata dall’amministrazione comunale e avallata dalla Prefettura di Torino, fà parte delle iniziative contenute nel programma triennale 2005-2007 che il Comitato Comunale Permanente per l’Affermazione dei Valori della Resistenza Antifascista e dei Principi della Costituzione Repubblicana si è dato.

La cerimonia dell’intitolazione è stata tenuta sul luogo in forma ridotta dal vice sindaco Sergio Andreotti con una delegazione, mentre i partecipanti alla manifestazione si sono riuniti all’interno del bocciodromo comunale.

I gonfaloni, le bandiere e i gagliardetti vengono fatti salire sul palco dove è stato preparato il tavolo degli oratori.

Nonostante l’ampiezza il palco risulta gremito: un colpo d’occhio davvero imponente.

 

Presenta la giornalista Chiara Priante.

 

Il diacono Benedetto legge e commenta un brano del profeta Isaia ispirato alla Pace e alla Giustizia, pilastri della Libertà.

 

Il vice sindaco Sergio Andreotti saluta i presenti e, pur rammaricandosi per le avverse condizioni climatiche che hanno impedito la partecipazione dei convenuti all’intitolazione della piazza C.L.N., fà notare che questa circostanza ha permesso di visitare la mostra fotografica e documentale allestita dall’A.N.P.I. locale.

 

La dott. Romilda Tafuri viceprefetto e già commissario prefettizio ad Alpignano, ricorda i legami con la città e quanto questa commemorazione che si svolge a primavera richiami la “Resistenza: primavera della nostra Nazione”.

 

Il Vice Presidente del Consiglio Regionale Roberto Placido nella sua allocuzione afferma l’importanza di passare il messaggio della Resistenza ai giovani mettendoli in guardia sui pericoli del revisionismo che potrebbe far presa su chi non abbia vissuto o udito testimonianze dirette degli avvenimenti.

 

La Società Filarmonica di Alpignano, diretta dal maestro Franco Da Ronco, esegue il brano “Valsesia”.

 

L’assessore Sergio Lanteri porge ai presenti il saluto del Comune di Imperia, patria del martire Vittone Pietro le cui sorelle sono presenti in sala.(applausi)

 

Il Sindaco Franco Sicheri rivolge ai convenuti il saluto del comune di Lessolo , paese d’origine del martire Enzo Migliore.

 

I ragazzi della Scuola Matteotti, quinta A, leggono loro pensieri.

 

Interviene il Presidente dell’ A.N.P.I. intercomunale Vito Bonadies che, dopo aver salutato i presenti, ricorda la genesi e lo scopo della mostra nata nel 1974 a cura dell’ A.N.P.I. locale , segnala la presenza della signora Giulietta Brozzi, membro del C.L.N. (applausi), rammenta la ristampa dell’opuscolo sui dieci martiri, edito la prima volta nel 2000, e ne raccomanda la lettura soprattutto per evitare la disinformazione o la distorsione dei fatti; segue la citazione degli uomini del tempo e la descrizione del delicato momento in cui a livello locale, caduto il fascismo, fu necessario colmare il vuoto istituzionale, venutosi a creare, con la prima Giunta Comunale che consegnò la città di Alpignano alla civile amministrazione.

 

Consegna delle tessere ”ad honorem” a:

 

       Enrico Bertolo (figlio), per Bertolo Luciano e per la madre     

                                Goffo Germana

       Cimilando Carlo (fratello),    per Cimilando Romolo        

       Maiano Pasquale (nipote),      per Distani Nicola

       Cuffia Rosa (nipote),          per Pecoraino Guido

       Irene e Mariangela Vittone (sorelle), per Vittone Pietro

 

Chiara Priante legge la lettera di Antonio Campione, dirigente scolastico del Circolo di Alpignano, impossibilitato a intervenire.

 

La Filarmonica di Alpignano esegue il brano “Bella ciao”.

 

Il Presidente dell’Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea Prof. Claudio Della Valle parla del rapporto tra Storia e Memoria.

In ogni gruppo di persone anche se unite dal medesimo obiettivo si ritrova uno spaccato della Società, con individui ligi ai principi e altri meno.

Così, anche nella storia della Resistenza, dagli uni e dagli altri, vengono creati episodi di sublime eroismo o di etica deprecabile.

Lo storico, fatte queste premesse e senza sottovalutare ogni singolo evento, formula il suo giudizio considerando che il disegno generale, largamente positivo, non può essere offuscato dai rari episodi negativi.       

Riprende il tema della trasmissione dei Principi della Lotta di Liberazione in tempo di democrazia; oggi, per ragioni anagrafiche, vengono via via a mancare i protagonisti e in futuro anche coloro che hanno potuto beneficiare delle testimonianze dirette, si pone quindi il problema di rendere vivente e perpetua la memoria di questi ideali.

E’ necessario quindi che l’informazione sia continua e multiforme non solo per diffondere la conoscenza ma anche per ottenere il coinvolgimento di chi ancora non sa; ben vengano quindi le iniziative come quella della rappresentazione teatrale realizzata ad Alpignano.

Di certo non è sufficiente fare del teatro ma questa, come ogni altra forma espressiva, può arrivare là dove la sola parola scritta o detta fallisce.

 

Alle ore 12 circa la manifestazione ha termine.

 

racconto degli avvenimenti di: Pettinà Carlo