Categoria: Attualità Pubblicato: Giovedì, 10 Febbraio 2022

Il Comitato di Sezione ha emanato il seguente comunicato in relazione all'inaugurazione di un giardino in Alpignano dedicato alle vittime delle foibe ed a quelli che furono costretti all'esodo dalle terre assegnate alla Jugoslavia alla fine della 2° guerra mondiale.

 

Esprimendo rispetto per le vittime di tutte le tragedie della storia, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia  – Sezione  Intercomunale di Alpignano  manifesta amareggiato stupore per le decisioni assunte da questa Amministrazione volte all'intitolazione di un giardino e all'inaugurazione di un monumento con tanto di pennone dell’alzabandiera in memoria delle vittime delle foibe.

Ciò  è  avvenuto  senza  alcuna  preventiva  discussione né tanto meno condivisione con il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza antifascista e dei principi della Costituzione repubblicana, cosa sempre accaduta in passato, ed è palese quindi la forzatura venutasi a creare.

Pur riconoscendo legittima la decisione assunta dall'Amministrazione ne evidenziamo, quindi, l'inopportunità e non  sfuggirà altresì come la tragedia delle foibe, tutt'ora  oggetto di indagine storica, sia stata motivo di strumentalizzazioni sul  piano  storico  ma  soprattutto  politico  da  parte  di  organizzazioni  della  destra  che  ne hanno fatto strumento di propaganda, distorcendone la verità in una analisi univoca e sommaria. L’interpretazione storica infatti non è l’affermazione delle singole soggettività bensì il risultato di un approccio scientifico al passato ed alle sue tracce.

Con l’occasione, facendo nostre le parole del Presidente dell’ANPI Nazionale Gianfranco Pagliarulo, stigmatizziamo il silenzio verso l’aggressione dell’Italia fascista nei confronti della Jugoslavia e gli efferati massacri che ne seguirono, le impunite responsabilità dei criminali di guerra italiani, in testa i generali Mario Robotti, quello del “Qui si ammazza troppo poco” e Mario Roatta tristemente noto per la Circolare C3 “ testa per dente”.

 

Occorre quindi che si giunga ad un “Giorno del ricordo intero” che restituisca nella sua complessità il dramma delle terre di confine e del territorio slavo e le incancellabili e criminali responsabilità del fascismo, senza nulla togliere alla tragedia e alla gravità degli eventi delle foibe e dell’esodo.

Desideriamo  evidenziare,  pertanto,  che  l’Amministrazione  comunale,  intitolando  un  luogo  pubblico  ed installando  un  monumento in ricordo delle Vittime delle foibe, ha di fatto superficialmente sdoganato le pretestuose commemorazioni  della  destra fascista creando nella comunità alpignanese, tradizionalmente democratica e quindi antifascista, pericolose divisioni.

Invitiamo  pertanto  l’Amministrazione  comunale  ed  il  Sindaco  -  che  solo  un  anno  fa  in  risposta  alla  lettera della Presidente della Sezione Intercomunale ANPI di Alpignano Maria Grazia La Monica ci teneva a fugare ogni timore di un aberrante negazionismo - a porre rimedio nel più breve tempo possibile a questo strappo con la cultura antifascista alpignanese che l’ANPI si onora di rappresentare.

Per una società che vuole essere democratica l’essere antifascista non è una virtù bensì un dovere!

10 febbraio 2022

Il Comitato di Sezione della Sezione Intercomunale A.N.P.I. di Alpignano