...i nostri CREMONESI...

 

29 marzo, 64 anni fa

La morte di Deo Tonani e Pucci in Valle di Susa, nel ricordo di Enrico «Kiro» Fogliazza

da Cremona, maggio 2009:

un cofanetto ...di storia vissuta!

La calorosa manifestazione tenuta a Cremona nel marzo scorso presso il Palazzo Comunale alla presenza del Prefetto, del Sindaco, e del Presidente della Provincia di numerosi sindaci, dei rappresentanti della Regione e della Provincia di Torino,di autorità comunali e delle valli piemontesi, e sopratutto di tanti cittadini cremonesi delle varie Regioni del Veneto ed Emilia, a ricordo delle epiche battaglie condotte da cremonesi nelle formazioni partigiane del Piemonte , ha sollevato grande interesse nel mondo politico culturale.

Al centro le figure di Deo Tonani, Pucci Rapuzzi comandanti della 17 Brigata Garibaldi "F,Cima" dei fratelli Antonio ed Alfredo Di Dio Comandanti della Divisione Val Toce, i decorati Sergio Murdaca e Cesare Goi, i trenta Caduti e i 500 giovani cremonesi impegnati nella lotta per la libertà combattuta in tali Valli.

Si annuncia che l’ANPI ha predisposto un cofanetto, in via di realizzazione, con 3 dvd e del CD.. Essi descrivono le difficili scelte dell’8 settembre 1943, le drammatiche vicissitudini delle varie fasi della lotta, con fotografie inedite dei luoghi del sacrificio di 26 partigiani, di cui cinque cremonesi – Scala, Faleschini, Conca, Boccalini e Zaniboni - del 2 luglio 1944 al Col del Lys; dell’eroica morte in combattimento di DEO, PUCCI, GINO, ROMUALDO, ZINI. MICHELE a Prà dù Col, in Favella Val Susa il 23 marzo 1945. Sono pure pubblicati gli elenchi degli uomini della GNR di Cremona, sicuramente presenti ai vari misfatti, e l’elenco dei 130 ragazzi dei nostri rioni di Cremona che hanno combattuto, assieme a giovani piemontesi e di varie zone dalla Sicilia alla Russia, la potente macchina di guerra dei tedeschi e dei fascisti inferociti da odio, alcool e droga massacrando nella quattro Valli ( Chisone, Val Lanzo, Val Sangone e valle di Susa ) oltre 2024 partigiani. Non si voleva accettare che i partigiani, affamati, armati in qualche modo, e mal vestiti tenessero in scacco divisioni di tedeschi e fasciste nell’ arco alpino anziché essere sulla linea Gotica, indebolendone in tal modo la presenza e facilitando le Forze Alleate nella loro azione di sfondamento per liberare la Valle Padana e il Nord. dell’Italia.

Di fronte a questa realtà storica, ogni campagna revisionistica di " presunta guerra civile ", di questa vergogna che umilia i combattenti, offende i Caduti e il Popolo Italiano che, unito, ha saputo darsi un trattato di Pace, una Repubblica e una Costituzione che ha garantito 64 anni di Pace, di libertà di democrazia.

Per eventuali prenotazioni del cofanetto: anpicremona@gmail.com = oppure Kiro@fastpiu.it = o telefonare al n, 0372 - 38 264 / 0372 – 20056 o 339-8034046

Anpi Cremona – La presidenza Provinciale

 

....nel 62esimo anniversario della morte dei suoi compagni di lotta, Kiro scrive:

"Sessantadue anni sembrano molti e molto lontani, ma per chi ha vissuto quei tempi sembrano avvenimenti capitati oggi.

Nella zona Prà dù Col, tra Rubiana e Monpellato, in bassa Valle di Susa, il 29 marzo 1945 é giornata convulsa e drammatica.

Alle 6,15 del mattino, una pattuglia partigiana del Comando di brigata lancia l'allarme per un improvviso rastrellamento che tedeschi e brigate nere stanno sviluppando nella zona. Sono ormai vicini alle sedi dei distaccamenti, tra cui anche quella del Comando ove si trovano, oltre che Gim e Romualdo, il Comandante Deo e il vice Comandante Pucci (Deo Tonani e Sergio Rapuzzi entrambi di Cremona).

Si improvvisa una linea di difesa mettendo in azione il mitragliatore 7,7 mm ed alcuni uomini con parabellum e fucili. La sparatoria é furibonda e convulsa. Le formazioni nemiche sono numerose e fortemente armate: sono alla ricerca di una rivincita sugli scontri avvenuti il 22 e il 23 marzo.

Durante la sparatoria Pucci viene colpito a morte e Deo, vista la scena, si scaraventa su Pucci, il suo Vice Comandante, per cercare di portarlo in salvo.

AI terzo tentativo, chino su Pucci, anche Deo viene colpito da pallottola esplosiva alla natica con una uscita squarciante. Gim riesce a nascondere il ferito dietro una catasta di fascine di legna. Gim, preso dai tedeschi, viene poi fatto prigioniero mentre Romualdo, Gino, Zini, Michele - presi - verranno poi massacrati. Il resto delle formazioni é costretta a ritirarsi in ordine sparso, anche perché la mitragliera 7,7mm si inceppa senza possibilità di rimedio perché sotto tiro della intensa sparatoria del nemico agguerritissimo.

Il Comandante Deo viene portato in una baita vicina, ancora vivo ma in uno stato di gravità estrema. Arriva il parroco Don Evasio Lavagno, grande estimatore di Deo e di tutto il movimento partigiano, accompagnato dal Prof. Chiò, farmacista torinese sfollato a Rubiana e da Attilio Badone, amico dei partigiani, industriale di pellame.

lo sono alla Madonna della Bassa, mi ci sono recato per un appuntamento programmato con Deo e gli altri comandanti, per esaminare la situazione che si é andata notevolmente aggravando sia in montagna che in pianura.

Ho sentito la sparatoria, ma sono convinto che Deo sia in altra zona, su al monte Civrari. Alcuni contadini in fuga mi confermano invece la notizia del ferimento del nostro Comandante. Mi precipito in casa parrocchiale, dove la mamma di don Evasio mi informa che Pucci é morto assieme ad altri, e Deo é gravemente ferito. Arrivo trafelato alla baita in tempo per vedere Deo e parlargli. E' in agonia. Dopo alcuni minuti muore. E' il Venerdì Santo del 1945. I partigiani sopravvissuti imprecano per la gravissima perdita. Le donne numerose di Favella e delle borgate vicine iniziano, assieme al parroco, una preghiera, piangenti. I corpi straziati dei morti - coperti da vecchie trapunte che perdono ovatta da tutte le parti, (ma é quel poco che ci può offrire l'animo generoso dei montanari) , vengono coricati su scale a pioli e legati per facilitarne il trasporto a spalle. Tra

rupi e sentieri si arriva al cimitero di Favella, mentre Deo viene portato a Monpellato, ove ci attende la madre, avvisata dal parroco.

La scena é terribile, indimenticabile: la montagna verdeggia, il sole é mite, e dirotto é il pianto per quel giovane cremonese, stimato e ben voluto da tutti, che tanto ha dato per la libertà del nostro Paese".

("Kiro" Fogliazza)

 

(Liberamente tratto da Welfare Cremona)

Tonani Amedeo (Deo), Comandante la 17" Brigata Garibaldi “Cima", decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nato a Cremona Il 18.11.1923. Perito agrario. Gli è stata intitolata la via in cui era residente a Cremona

 

Deo Tonani e la "grande beffa"

Testimonianza di Kiro Fogliazza sui rastrellamenti del gennaio 1945 pubblicata anche su "Welfare Cremona" del 10 ed 11 gennaio 2007

 

Ciao Kiro,   un ultimo abbraccio da anpialpignano.it    

..... anche se, per noi, sarai sempre presente,

pronto a ricordarci che il pensiero pensante,

e non la sudditanza,

rende la persona realmente libera....

 

"Kiro" Enrico Fogliazza

(la pagina "I Cremonesi" è praticamente scritta da Kiro)

 

Di famiglia contadina, non solo combatté la dittatura, ma divenne sindacalista e deputato al Parlamento dal 1953 al 1963.

Fece 40 interventi e presentò 97 progetti di Legge.

 


Kiro, nato a Castelleone, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 22 marzo 2013.

Si è spento alle 13 di lunedì 18 febbraio a Cremona Solidale.

Il funerale civile si svolgerà giovedì: partenza alle 11 dalla sede Anpi in via del Foppone verso il cimitero.


Le parole del figlio DEO


Ci sembra che il pezzo che meglio rappresenta Kiro,

 sia quello scritto da Gianluca Foglia  "Fogliazza"- su Ilfattoquotidiano.it,

e ve lo proponiamo

Partigiano Enrico Fogliazza, nome di battaglia “KIRO

 


 

Il comandante Kiro,

circondato dai Partigiani, con il dott. M. Pollano, giovane autore del libro

"La 17ª Brigata Garibaldi 'Felice Cima' "

- Storia di una formazione partigiana -

Pianezza, aprile 2010

19/2/2013


Vignolini ricorda Kiro

(ANPI Pianezza)

21/2/2013


I funerali di Kiro

21/2/2013

 

Cremona, 18/2/2013:

è deceduto il partigiano Kiro

Così lo racconta il figlio DEO:

La mia "vecchia quercia", Kiro, mio padre, se ne è andato. Passando serenamente dal sonno alla morte.
Lo piango. Ma nello stesso tempo sono fiero di averlo avuto come padre.
Fiero perché la sua lunga vita è stata testimonianza di una ferma volontà di essere sempre dalla parte dei più deboli.
In una continua lotta perché le loro ragioni riuscissero a divenire forza di cambiamento e, nel cambiamento, espressione di "governo" della cosa pubblica.
Pur tra tante difficoltà e tanti errori.
Il "filo rosso" che ha attraversato la sua esperienza di vita è stato il concetto di "unità".
Motivo che fino all'ultimo ha pervaso la sua testimonianza.
Ancora fino a poche settimane fa, prima che l'ultimo crollo gli carpisse i residui brandelli di lucidità, non mancava di raccomandarmi "Deo, dillo a tutti. Dillo a tutti che devono restare uniti. Di a tutti che devono proseguire oggi la cosa più importante che siamo stati capaci di fare noi, nella Resistenza.
Unire le forze positive. Unire ricchi e poveri, credenti e non credenti, uomini e donne, giovani ed anziani, lavoratori ed imprenditori, comunisti, cattolici, socialisti, liberali, monarchici. Tutti uniti contro il nemico comune".
Grazie papà per esserci stato. Grazie per il tuo esempio di vita. Grazie per i tanti insegnamenti. Grazie.
Ora sei insieme alla tua cara Maria. Ed hai ritrovato i tuoi cari compagni caduti lassù, in Val Susa, il cui ricordo non ti ha mai abbandonato in questi lunghi settant'anni.
So, sento, che la terra non potrà che esservi lieve.
Un bacio, con tanta tenerezza,
Deo

(da sinistra: Fogliazza, Carbi, Piazzi)


 

...presentazione del libro

"MALEDETTO SAN MARTINO"

di Kiro Fogliazza

a CREMONA, presso il salone Bonfatti

Camera del Lavoro - Via Mantova 23 -

 giovedì 11 novembre, ore 17,15

(racconto della lotta di liberazione

-aggiornamenti in base a nuove ricerche-

lotta nelle campagne e per i diritti

a Cremona e pianura padana)

 


            

 

ANPI CREMONA: Anpi e la pace

... e i novant'anni di Kiro!

Aderiamo alla vostra importante e giusta  iniziativa in ricordo del barbaro eccidio del 1 maggio 1947 di Portella della Ginestra, per stroncare la lotta per  la terra,  contro il latifondo e la mafia.

A Cremona eravamo in lotta per la “Giusta causa” (art.18 di oggi) e i Consigli di cascina con i nostri Martiri, i salariati agricoli  Puerari, Venturini, Denti.  Uniti allora Nord e sud per la terra, uniti oggi per i diritti, il lavoro, la dignità, la Libertà, la Pace, la Costituzione!

Novant’anni e i pesanti acciacchi mi impediscono presenza, ma ci saremo col cuore.

 

Enrico Fogliazza ex Segretario Confederterra Cremona,

oggi Presidente ANPI Cremona.

 

Cremona, 11 marzo 2010

2010

...IL SALUTO DI KIRO,

CHE COMUNICA LA SUA PRESENZA

ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SULLA "SUA" (ANCHE) BRIGATA...

 

"...HO VISTO L'AVVISO DELLA 
PRESENAZIONE DEL LIBRO SULLA 
17ªBRIGATA ,  
CREDO PURTROPPO DI ESSERE 
RIMASTO IL SOLO DEL COMANDO - 
SONO LIETO DI QUESTA INIZIATIVA 
ALLA QUALE ANCHE NOVANTENNE, 
NON POSSO MANCARE. SALUTO 
ROMANO E MARCO, 
SAREI LIETO D'INCONTRARE 
SPIRO, RICU EL LUGNH, MONDON, 
LUOT, ERNEST, GUIDO, 
TUTTI INSOMMA..."

 

Kiro incontra i giovani

 

... quando i vivi non pensano, "tornano" i fascisti ...

...e Kiro pensa e scrive...Leggi

 

La storia della Resistenza condotta dai Cremonesi al Colle del Lys è in movimento; è giunta, col famoso cofanetto,

presso Scuole, Istituti, Comuni  e privati Cittadini...

Il 27/1 verrà proiettato presso l'Aula Magna dell'Istituto d'Arte Munari di Cremona...

Forza Kiro, anche se i ricordi sono dolorosi, devi (R)esistere, perché i giovani abbiamo una memoria storica

e quindi anche un futuro!

 

... dal 4° CD del cofanetto edito da ANPI Cremona, (visibile da PC)

 il pensiero pensante di Kiro pone domande storiche e attende risposte...

 

2009

...dalle riflessioni di Kiro...

 

... da Kiro con affetto:

...trasmettete ai convegnisti, riuniti a Rosta per l'annuale incontro del Nord-Ovest, cordiali auguri di buone Feste e di un Anno di Pace e di felicità, che temo invece vi sia chi voglia turbare, e saluti dai pochi cremonesi ancora viventi. Un caro abbraccio a Tito e tanta salute.  Un fraterno abbraccio- Kiro Fogliazza

 

...e dal Comitato ANPI di Cremona ...leggi

 

...quando l'ANPI è la popolazione che soffre

e (R)esiste!

 

Da Kiro, un partigiano sempre attivo!

(risponde ad una lettera pubblicata dal giornale locale

"La Provincia")

 

...Kiro, un "giovane" partigiano di 90 anni, ci scrive

sul nuovo anno scolastico e l'ANPI

...dall'ANPI Cremona

...tutti al Colle del Lys...4 e 5 Luglio

...il discorso di Kiro del 28/3/2009

Kiro sulla  "guerra civile"

 

...un cofanetto da Cremona

 

KIRO:

la missione di Topo

 

 

ANPI e WELFARE CREMONA

22 aprile 2009

 

Leggi la pagina di Pianezza per avere notizie sulla giornata di Cremona

 

 

CREMONA PREPARA L'INCONTRO DEL

28 MARZO 2009

programma: 1 

 

Comunicato ANPI di Cremona

19 Aprile 2008

Partigiani in Caserma

29 Marzo 1945

da Cremona (e noi con loro)

Kiro risponde al saluto

dell'Assemblea sezione intercomunale di Alpignano...del 16/2/2008

 

Così scrive Kiro sul PD e l'antifascismo:
                               

"...la dichiarazione di Veltroni sulla necessità di inserire l'Antifascismo e la Resistenza tra i valori fondanti del
Partito Democratico, mi tranquillizza e mi felicito per la decisione assunta, anche se un po' in ritardo.
In tutti questi mesi ho  "sofferto"  per il silenzio  che c'è stato sulla questione.
Tanto che il giorno di Torino-Lingotto, dove Veltroni ha fatto  il discorso-programma, mi ero permesso di telefonare
allo staff del sindaco Chiamparino - comune amico del Comitato Resistenza  del Colle del Lys in val Susa, zona
dove ho operato come Commissario Politico  della 17° Brigata
Garibaldi "F. Cima "-  affinché venisse suggerito a Veltroni di fare un giro in elicottero  sorvolando le valli, passando
sui luoghi della lotta e del martirio, quasi a salutare in un abbraccio fraterno quella storia e quell'epopea.
Non ottenni alcuna risposta.
La cosa mi lasciò un po' di amaro i bocca. Amaro che oggi si scioglie, alla lettura di questa decisione assunta da Veltroni e dall'intero PD.
Tutto è bene ciò che finisce bene".
Enrico "Kiro" Fogliazza
Presidente ANPI Provinciale di Cremona


 


 

1 gennaio 2008 - 60° della Costituzione

“Brindisi di Pace e Prosperità”

Il discorso del presidente

Kiro Fogliazza


"Deo" (di E. Fogliazza - ed. Tierrepi)

in questo libro è raccontata la presenza massiccia dei partigiani Cremonesi  nella nostra Valle di Susa

 

foto 2006

Kiro in piedi, dietro la Miteen che compie i 100 anni. Trattasi di Boselli Rosa Maria, antifascista e militante della resistenza cremonese a Soresina.

 Riceviamo e pubblichiamo:

 

ANPI -COMITATO PROVINCIALE

C R E M O N A                                                                     

Il Presidente                                                                          

 

Alla Presidenza dell’ANPI

Nazionale    -       ROMA

 

      Sono spiacente non poter essere presente al Consiglio Nazionale di Riccione, l’età e soprattutto la salute me lo impedisce. Pur non facendone parte,  vi avrei partecipato in sostituzione del Prof. Mario Coppetti della Presidenza onoraria dell’Anpi di Cremona. Non ci conosciamo perché da parte mia dopo i primi anni (dal Congresso di Firenze del 1946 credo) sono stato chiamato ad incarichi sindacali nel settore terra, per seguire le lotte contadine padane per trasformare le cascine padane,  per la conquista della “giusta causa “ nelle disdette, e per i la conquista dei Consigli di Cascina. Tempi lontani, è vero, ma nell’Anpi non ho più  operato come prima, se non sul versante della Valle di Susa, zona dove ero presente con altri  cento cremonesi nella 17ª Brigata Garibaldi. Vissi la 2 ª e 3 ª legislatura con Boldrini e tanti compagni partigiani, sempre a contatto con il nostro mondo. Lo scorso anno mi proposero di riprendere l’attività Anpi in modo diretto… Accettai,  con fatica ma accettai.

    

    A parte vi giungerà una relazioncina su quello che abbiamo fatto e che intendiamo fare. Per il momento posso solo contribuire al dibattito che è in corso sul piano politico generale, e che interessa evidentemente anche noi. Ho seguito sempre con particolare interesse gli appelli dei Presidenti della Repubblica, dall’ on.  Sandro Pertini, on. Oscar Luigi Scalfaro, on. Ciampi, on. Giorgio Napolitano, e ultimo l’appello del sen. Marini – presidente del Senato -  sull’ultima giornata della “MEMORIA”. Tutti manifestano preoccupazione e anche allarme per il buco, (se non voragine) tra masse, giovani in particolare e la politica.   .

   

   Le ragioni sono molte, credo… Mi preme  solo  fare osservare, e non scopro niente, che la cosa viene da lontano.  Ho provato a far qualche piccola indagine su quanti sapessero cosa sia stata la “Svolta di Salerno” del marzo 1944, il valore decisivo che essa ebbe con la costituzione di un Governo di Unità Nazionale, monarchia compresa. Solo qualcuno ne aveva sentito parlare. Non erano in grado di dire nulla circa lo sviluppo dei CLN e dei governi locali, delle formazioni partigiane e del CVL sorto il 24 giugno 1944. Non sapevano che i partigiani da bande, o gruppi isolati, nelle difficoltà in cui vivevano, non capiti dai montanari (che senza informazioni, non sapevano  cosa fosse avvenuto l’8 settembre,  la fuga del re, e su tutto il resto); chi erano e cosa facevano  quei cento o duecento giovani cremonesi, milanesi, mantovani, bergamaschi, oltre che piemontesi, per citare la mia esperienza diretta,  riuniti nelle baite senza nulla, ma che pur dovevano vivere, trasformarsi, anche per il modificarsi dei rapporti sui fronti  in guerra, in distaccamenti e in brigate, in un esercito tutto da scoprire perchè situazione inedita, e tutta da inventare.

 

   Chi non ha masticato, non dico vissuto, discusso nella scuola o nella società, (cosa non avvenuta,) non si rende conto del perchè ancora oggi bisogna saper far delle rinunce per raggiungere la più ampia unità. Ho citato la svolta di Salerno e la sua proiezione sulla politica di unità nazionale sulla  Costituente, (amnistia, voto alle donne, art,7)  fino  alla conquista della Repubblica e della Costituzione, e le lotte successive per la loro applicazione.

 

   Mi viene voglia di suggerire, sarà certamente nelle vostre proposte,  di presentare un pacchetto di idee alla RAI, al Governo, perché nel 60° della Costituzione si programmino iniziative nelle scuole, nella Società, utilizzando tutto ciò che è disponibile per una informazione di massa, con la speranza di un ricupero della conoscenza storica

       Scusatemi della chiacchierata.  Saluti e buon lavoro.   

                                          .          Il Presidente

Enrico Fogliazza

 Cremona 12 marzo 2007

     

 


61° DELLA REPUBBLICA: CONTRIBUTI ALLA MEMORIA ED AL DIBATTITO IN CORSO SULLA RESISTENZA 

Incontro – conferenza organizzata dall’ANPI per

venerdì 1 giugno 2007  – ore 16

Salone della Camera del Lavoro – CGIL - Via Mantova, 25

CREMONA

Prof. GIANFRANCO BERNERI

(Insegnante, Assessore del Comune di Cremona):

Monarchia o repubblica: il confronto tra le forze che hanno dato vita alla Resistenza e la scelta effettuata con la “svolta di Salerno”.

 On. ENRICO FOGLIAZZA (Presidente ANPI provinciale)

L’8 settembre  e il proclama Alexander. Le difficoltà di una scelta. La decisione di combattere, il recupero di un rapporto positivo tra partigiani e abitanti, contadini e lavoratori.

Interventi e domande

Verrà distribuito ai presenti uno stampato sui giornaletti partigiani della Val Susa